L’hanno ribattezzato Bonus Casa 2020: il Decreto Rilancio pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 19 maggio 2020, numero 34 stabilisce le regole per ottenere una detrazione fiscale del 110%, spalmata in 5 anni, delle spese sostenute per lavori di ristrutturazione effettuati tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021.
Chi ne usufruisce? il Superbonus al 110% si applica a tutti gli interventi di risparmio energetico realizzati sugli interi edifici, di proprietà condominiale o privata, ma solo nel caso in cui l’immobile unifamiliare sia destinato a prima casa. I lavori sugli edifici unifamiliari rientrano nel bonus solo se adibiti a prima casa, per le seconde case, bonus applicabile solo se fanno parte di un condominio.
Che cosa significa reddito d’imposta cedibile? Prima di passare in rassegna gli interventi che possono usufruire degli sgravi previsti dal Decreto Rilancio, è bene ricordare che il bonus di detrazione fiscale funziona nel seguente modo. Il contribuente che, nel 2020 e 2021, sostenga spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio, di restauro della facciata, di migliorie antisismiche e di efficienza energetica, può ottenere una detrazione fiscale del 110%, spalmata in 5 anni.
Oppure il bonus può essere trasformato in credito di imposta, usufruendo subito dello sconto fiscale. O ancora, è possibile ottenere uno sconto sul prezzo da pagare al fornitore che esegue i lavori, da quest’ultimo recuperato dal fisco sotto forma di credito di imposta oppure con facoltà di cessione ad altri soggetti. La procedura della cessione del credito è in via di definizione e potrà essere applicata anche a bonus precedenti il Decreto Rilancio 2020.